18 agosto 2018

PUNTURE DA RICCIO DI MARE


di R. Paglialunga

Chi di voi non e mai entrato in contatto con un riccio in mare??? Casualmente o per inadempienza un po' tutti....., ma quanti effettivamente sanno come ci si comporta in questi casi??????
I ricci di mare sono animali marini ricoperti di piastre calcaree più o meno mobili, da cui sporgono escrescenze spinose e a volte velenose. Appartenenti alla famiglia degli echinodermi, i ricci di mare sono presenti su tutto il globo e possono arrecare un danno che va dalla semplice escoriazione fin anche al decesso. Se non eradicate e/o trattate correttamente, le spine possono migrare nei tessuti più profondi e determinare una lesione ossea e persino del sistema nervoso centrale o periferico.

La diagnosi in genere è presto fatta. Ciò che molti non sanno è che le spine di riccio sono evidenti anche alle radiografie. Tale metodica risulta utilissima nel localizzare gli aculei all'interno dell'organismo e, di conseguenza, nel guidare una mano esperta a toglierle.
I SINTOMI
Come anticipato, alcune punture da echinodermi presenti nell'est Oceania possono causare la morte del malcapitato (in genere sub o apneisti dalle mani lunghe). Fortunatamente da noi nel Mediterraneo questo pericolo non c'è, ma il contatto con le spine determina comunque alcuni fastidi.
·         intenso dolore radiante può persistere fino a 6 ore
·         parestesia
·         ipotensione
·         gonfiore e arrossamento
·         possibili attacchi di panico
·         shock anafilattico, sempre in agguato
·         difficoltà motoria, respiratoria e del linguaggio fino alla paralisi completa.

COSA FARE IN CASO DI PUNTURA???
Prima di tutto bisogna ASSOLUTAMENTE disinfettare la zona interessata con prodotti a base di cloro o attraverso pediluvi con acquae e sale.
Una volta alleviato il dolore della puntura, bisogna (ahimè) procedere ad estrarre SINGOLARMENTE le spine con aghi e pinzette possibilmente sterili. Questa operazione è indispensabile per evitare infezioni. Può essere d'aiuto fare delle spugnature con aceto o applicare compresse di acqua a 45°C. Le spine infatti, anche se staccate dal riccio, continuano a inoculare tossine.
Per quelle spine profonde, un rimedio utile è il sapone da barba. Messo sulla zona arrossata e lasciata asciugare, fa si che gli aculei vengano avvicinati all'esterno per poi essere tolti più facilmente.
Tenere sempre e comunque sotto monitoraggio la zona colpita per evitare infezioni.
Se necessario, nei casi più gravi, tenersi pronti a praticare la Rianimazione Cardio Polmonare(RCP) e in ogni caso contattare immediatamente il Servizio Medico d-emergenza (SVA o 118).
Se non si è addestrati al BLSD sarebbe il caso di partecipare ad un corso ad hoc. Il DAN offre una vasta gamma di corsi per l'addestramento in tutte le situazioni d'emergenza.


Pochi ma semplici accorgimenti consentono di evitare problemi legati all'impatto con animali dannosi. Innanzi tutto bisognerebbe informarsi sulla presenza o meno di tali specie marine, visionare eventuali avvertenze e attenersi alle indicazioni dei cartelli presenti in loco.
Non camminare MAI scalzi in acqua.

CURIOSITA'
Tra i ricci di mare, uno dei più belli in assoluto e il riccio a fiori (toxopneustes pileolus).
Di dimensioni modeste (può raggiungere i 14 centimetri), si presenta come un cuscinetto costellato di petali dal colore biancastro, giallo o rosato, con la parte centrale rossiccia e il margine bianco. Le spine si trovano tra i petali e sono di colore rosa con la punta bianca. La punta in realtà termina con dei pedicelli a forma di pinzetta a tre denti che inocula il veleno. Il riccio a fiori si trova principalmente nelle regioni Indo-pacifiche e nel Mar Rosso. Non sono assolutamente aggressivi, ma non vanno assolutamente toccati. Rappresentano infatti la specie più velenosa dei ricci di mare e possono essere anche mortali per l-uomo.

Molto simile al riccio a fiori è il riccio a spicchi (tripneustes gratilla). Le sue pinzette tuttavia sono molto più piccole e difficilmente riescono a forare ed iniettare le tossine nelle dita di un uomo adulto. Si presentano come dei cuscinetti di colore bruno-nerastro o tendente al blu-viola, costellati da dieci bande più chiare da cui escono le corte spine di colore bianco o arancio.

Il riccio di fuoco (asthenosoma varium) è una delle specie più grosse (fino a 20 centimetri di diametro). Dalla forma a cuscinetto di color arancio, ha due tipologie di spine:
- spine lunghe e disposte in disordine che partono dalla regione inferiore per rivolgersi verso il basso
- spine corte dall'aspetto di colonnine di perle disposte nella parte superiore, sede di moltissime varietà di crostacei che si rifugiano tra gli aculei.
La sua puntura seppur non mortale puo essere molto dolorosa e persistere per alcune ore.
 

*(Alcune informazioni sono state trascritte da "CREATURE PERICOLOSE DEI MARI E DEGLI OCEANI" di Sebastiano Guido, Megenes Editore, di cui si consiglia la lettura per maggiori dettagli.)

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